articolo di Raffaele Pancani
Lunedì 26 gennaio 2015, una giornata invernale limpidissima, come non ce ne sono molte.
Una fortuna insperata per poter osservare il cielo in condizioni ottimali. Ma prima ancora della vista del cielo stellato una prima emozione l’abbiamo provata quando il simpaticissimo e bravo prof. Palla (ex direttore dell’Osservatorio di Arcetri che ci ha fatto partecipi di un’appassionata lezione sulla vita, le opere e le scoperte di Galileo Galilei) ci ha aperto il portone di Villa Il Gioiello.Questa villa di campagna era stata affittata da Galileo per stare vicino alla figlia che era suora nel convento lì vicino, le cui finestre erano visibili dalla villa. Questa fu anche l’ultima dimora terrena di Galileo, al quale furono inflitti gli arresti domiciliari dal Tribunale dell’Inquisizione con obbligo di dimora proprio in questa villa. Qui abitarono con Galileo i due suoi allievi più importanti, che furono anche successori nella carica granducale attribuita a Galileo: Vincenzo Viviani, ma soprattutto Evangelista Torricelli.
L’Osservatorio (costruito nel 1807) è situato in una posizione oggi magnifica, mentre ai tempi di Galileo la zona era malsana in quanto era infestata da briganti e malviventi. Nella visita all’Osservatorio abbiamo potuto osservare al telescopio ottico (40 ingrandimenti) la superficie rugosa della Luna, Orione e le Pleiadi.
La cosa spettacolare è stata la nitidezza e luminosità di quanto osservato, soprattutto la superficie della Luna. Inoltre il ricercatore Dott. Carmelo Arcidiacono ci ha fatto osservare ad una macchina apposita la manifestazione visiva dei raggi cosmici.
Commenti recenti